AGGRESSIVITA' INTRASPECIFICA

lupo

L’aggressività intraspecifica  è un tipo di aggressività quanto mai rara nel mondo animale, e comunque difficilmente con esito mortale in virtù delle innumerevoli modificazioni incruente di essa, proprio il contrario degli uomini.

È proprio su questo concetto che si basa una delle principali differenze tra l’uomo e gli animali che non conoscono la guerra tra simili, oppure l’hanno trasformata in una perfetta ritualizzazione, tanto da essere arrivati alla pura simbolizzazione di essa.

Si prenda l’esempio del lupo, considerato uno degli animali più feroci.

Ebbene i lupi – ma anche i cani, gli sciacalli e le volpi – sono potenzialmente così pericolosi l’uno per l’altro a causa delle zanne che, quando lottano tra loro, hanno geneticamente elaborato una rigida catena di gesti e reazioni di sottomissione/pacificazione culminanti nell’atto del contendente più debole, che si rovescia sul dorso offrendo la gola, esponendo così la parte più vulnerabile del corpo assolutamente indifesa all’avversario più forte. Il quale – si badi bene – si astiene sempre dall’approfittarne, dando così fine all’episodio di aggressività intraspecifico.

(dal libro “Animalismo e Antropocentrismo” di Piero Bottali)