VIVISEZIONE: CIO' CHE NON VOGLIONO FARCI SAPERE

vivisezione

 

È con argomenti come la salute, la ricerca medica, la nobile missione di salvare vite umane che i ricercatori cercano da sempre di farci digerire la sofferenza e la morte di milioni di animali.

Una sofferenza che non è solo inutile ma anche dannosa, per gli animali, è ovvio, ma anche per noi.

Una parte della comunità scientifica non vuole che la gente sappia:

- che la vivisezione è utile soltanto a chi la pratica, in quanto riceve per questo ingenti finanziamenti, portando avanti negli anni ricerche prive di qualsiasi ricaduta pratica

- che i risultati sono manipolabili in base alle necessità, semplicemente

scegliendo una specie animale piuttosto che un’altra

- che non è affatto vero che l’alternativa è la sperimentazione sugli esseri umani dal momento che questa viene, per legge, comunque effettuata prima della commercializzazione di un farmaco

- che, a dispetto dei milioni di animali vivisezionati, oltre il 51% dei farmaci messi in commercio si dimostrano tossici quando non addirittura mortali per la specie umana

- che anche se viene presentata come un male necessario per la scienza medica, in realtà la vivisezione è utilizzata in gran parte per testare cosmetici, prodotti per la casa, prodotti chimici e armi di distruzione di massa

- che non abbiamo il diritto di utilizzare per i nostri scopi, neppure per il più nobile, creature viventi come semplici oggetti, ignorando la loro sofferenza e considerando un semplice effetto collaterale la loro tragica e ingiusta morte.

(dal libro “tutto quello che dovresti sapere sulla vivisezione” del dottor Stefano Cagno)