ANEMIA INFETTIVA

 

v mondo felino 166

L’anemia infettiva felina o emobartonellosi è provocata da un piccolo batterio, il Mycoplasma haemofelis, parassita dei globuli rossi. Il batterio si insedia nei globuli rossi provocandone l’emolisi.

I principali sintomi sono astenia, pallore delle mucose, inappetenza e spesso anche febbre elevata. Si possono verificare pure ingrossamenti della milza e dei linfonodi.

È tipica dei gatti di due o tre anni e di quelli che hanno problemi immunologici provocati da FIV e FELV, e si presenta prevalentemente in primavera/estate. La trasmissione avviene o attraverso la placenta nelle gatte gravide che abbiano contratto la malattia o nei combattimenti tra maschi infetti o anche attraverso il morso di pulci.

Se i mici contagiati riescono a superare la fase acuta (fase in cui potrebbero morire), inizia un processo di pseudo guarigione in cui il batterio non danneggia più i globuli rossi ma resta nella milza per il resto della vita di micio. Che potrebbe ammalarsi di nuovo in caso di situazioni stressanti come interventi chirurgici, abbassamento delle difese immunitarie o patologie debilitanti.

La diagnosi corretta si ottiene tramite analisi del sangue particolari che può eseguire solo un veterinario esperto.