GATTO NERO E PELI BIANCHI

 

gatto nero e peli bianchi

Vi siete mai chiesti perché molti mici neri abbiano la pelliccia che presenta macchiette bianche o anche solo qualche pelo (compresi i baffi) di quel colore?

Innanzi tutto i gatti neri (allora completamente neri) furono trafugati in Egitto dagli antichi Fenici che fecero affari d’oro vendendoli in tutti i Paesi mediterranei.

In un primo momento il colore del loro mantello li fece apprezzare perché di notte erano cacciatori infallibili di ratti e topi.

Poi venne il Medioevo, epoca oscura in cui i nostri amici felini divennero, nell’immaginario collettivo, i perfidi collaboratori delle streghe e, per questo, perseguitati. Pensate che tutti gli anni, nel giorno di San Giovanni, la Chiesa organizzava un evento in cui tutti i gatti neri che si riuscivano a catturare erano bruciati vivi. Ma i destinati a quel supplizio dovevano avere un mantello che non presentasse neppure un pelo bianco. Questo fu il motivo per cui i mici completamente neri tesero a scomparire per lasciare il posto a quelli con qualche “imperfezione” bianca.

Ma la malvagità umana, anche dopo la fine del Medioevo, proseguì nel diciassettesimo secolo, stavolta sollecitata da medici sadici e incompetenti. Questi ultimi asserivano che le code tagliate a gatti completamente neri, seppellite davanti alla porta di casa, avrebbero garantito la salute all’intera famiglia. Un’altra castroneria riguardava i problemi oculari, cecità compresa, che si potevano curare tagliando la testa a un gatto rigorosamente nero, riducendola poi in polvere che avrebbe dovuto essere soffiata negli occhi dei pazienti tre volte al giorno.

Tutto ciò ci aiuta a comprendere il motivo di qualche pelo bianco sui mantelli neri che salvò tante vite nei tempi più oscuri per i nostri amati felini.