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PLASTICA BIODEGRADABILE

  • Categoria: Ambiente
  • Pubblicato: Domenica, 26 Novembre 2017 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

plastica bio

Un biologo indonesiano, Kevin Kumala, dopo anni trascorsi negli Stati Uniti, torna nel suo Paese e rimane sconvolto dai rifiuti che galleggiano in mare (soprattutto plastica) che lui ricordava pulito e trasparente come cristallo.

Per ovviare a questo stato di estremo pericolo per gli animali marini che ogni anno muoiono per aver inghiottito plastica e per l’ambiente vicino a un collasso di portata enorme, Kevin Kumala inventa un sacchetto denominato “I am not plastic”, realizzato con la manioca, pianta indonesiana molto diffusa.

Le particolarità di questi sacchetti sono: biodegradabilità, compostabilità in 100 giorni, trasformazione in acqua e cibo se finiscono in mare.

Inoltre, rispetto ai normali sacchetti di plastica ottenuti dal petrolio, quelli di Kumala costano solo cinque centesimi in più, e non è molto se si pensa al futuro del nostro Pianeta.

Nello stabilimento Avani Eco di Kumala nell’isola di Java si producono anche altri imballaggi ricavati dall’amido di mais, dallo zucchero di canna, dalla soia e dai girasole.