LE API NEL REGNO UNITO

Buone notizie per gli insetti che vivono nel Regno Unito. Che cosa aspettano gli altri Stati per fare altrettanto?

api in Gran Bretagna

Il Regno Unito riprenderà il divieto totale sull’utilizzo di pesticidi killer per gli insetti. La decisione è di fatto un cambio di marcia rispetto al precedente governo.

A dichiararlo è stato proprio Michael Gove, il segretario dell'Ambiente, che ha affermato che la scelta è stata fatta dopo aver esaminato come i neonicotinoidi, ovvero gli insetticidi neurotossici derivati dalla nicotina, mettono in serio pericolo le api ma anche farfalle e ha effetti indesiderati perfino sugli invertebrati.

Per fare un quadro della situazione, i neonicotinoidi, erano stati introdotti come alternativa sicura al DDT, ma neanche a dirlo in poco tempo si è scoperto che sono un vero e proprio rischio per la biodiversità.

Dal 2011 va avanti la controversia sulla loro tossicità, dal 2008 che l’Italia prima ne sospende l’uso e poi rinnova le concessioni. Il problema è arrivato fino alla Commissione europea che ha chiesto all’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, di esprimersi sui rischi connessi all’impiego di tre particolari neonicotinoidi: clothianidina, imidacloprid e tiamethoxam.

Nel 2013, l’Efsa conferma che questi pesticidi provocano effetti acuti e cronici sulla sopravvivenza e sullo sviluppo delle colonie di api. A maggio 2013, finalmente, anche la Commissione Europea si pronuncia, vietando l’utilizzo per due anni di clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid sulle colture che attraggono le api.

Da lì, poi il tira e molla degli Stati membri, a dicembre di quest’anno ci dovrebbe essere una nuova votazione per il divieto totale al di fuori delle serre. L’Inghilterra che all’epoca aveva preso le distanze, sembra voler adesso fare un passo avanti nei confronti dell’ambiente. Il segretario Grove sostiene di essere rimasto sconvolto dopo aver scoperto che il 75% degli insetti della Germania era scomparso.

"Le prove mostrano i rischi che i neonicotinoidi pongono al nostro ambiente, in particolare alle api e agli altri impollinatori che svolgono una parte fondamentale nell'industria alimentare che tocca i 100 miliardi di dollari. Credo che questo giustifichi ulteriori restrizioni al loro utilizzo. Non possiamo permetterci di mettere in pericolo gli impollinatori", ha dichiarato Gove.

Anche se dietro ci sono motivi legati all’aspetto economico, la decisione va a favore dell’ambiente ed è salutata positivamente.

"Ci congratuliamo con Michael Gove e speriamo che altri Stati prendano decisioni in tal senso. L’obiettivo è quello di allontanarci da un’agricoltura intensiva e chimica e aumentare la consapevolezza che esistono metodi più naturali e meno dannosi", ha dichiarato Craig Bennett, amministratore di Friends of the Earth’s.

 Dominella Trunfio