ACHILLE

 

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Achille nacque dall’amore di Peleo, re di Ftia e della ninfa Teti.

La madre, per renderlo invulnerabile, lo immerse nelle acque del fiume Stige, tenendolo per il tallone che fu quindi l’unica parte del corpo non invulnerabile.

Teti affidò il figlio al centauro Chirone che lo educò facendone un giovane forte, audace e generoso.

Quando fu giovinetto, il Fato gli propose una vita lunga e ingloriosa o una breve e ricca di gloria. Achille scelse la seconda.

Quando l’eroe aveva nove anni, l’indovino Calcante profetizzò che Troia non sarebbe stata vinta senza la partecipazione di Achille.

Allora Teti, temendo per la vita del figlio, lo nascose, travestito da donna, tra le figlie del re Licomede di Sciro. Una di loro, Deidamia, si invaghì di Achille, lo sposò e dal loro amore nacque Pirro.

Ulisse, desiderando che Achille prendesse parte alla guerra di Troia, si recò alla corte di Licomede per scoprire sotto quale travestimento si nascondesse l’eroe.

Si finse merciaio e offrì alle ancelle nastri e merletti tra cui aveva nascosto una spada. Tutte le giovani scelsero tra le cianfrusaglie, mentre Achille preferì la spada, così tradendosi.

Partì quindi con l’amico Patroclo per la guerra, cui partecipò coprendosi di gloria.

Nel decimo anno dell’assedio, offeso da Agamennone che gli aveva tolto la schiava Briseide di cui era innamorato, si ritirò dalla guerra. A nulla valsero le preghiere e le supplice, il nostro eroe tenne duro.

Ma quando Ettore gli uccise l’amico Patroclo, Achille riprese le armi e trucidò l’eroe troiano.

La sua morte avvenne per mano di Paride, mentre si accingeva a sposarne la sorella Polissena, che gli trafisse a tradimento il famoso tallone con una freccia avvelenata.