FELICITA', CALMA, DOLORE

 

Ritratti di parole

Felicità e Calma erano entrambe innamorate di Dolore. Così, nonostante da piccole fossero molto intime, ora cercavano di evitare contatti di qualsiasi genere: temevano di giungere a una spiegazione che non sarebbe stata piacevole né per l’una né per l’altra.

Dolore, dal canto suo, godeva di quella rivalità e approfittava di ogni occasione per civettare ora con l’una ora con l’altra, meglio se alla presenza di entrambe.

“Questa situazione non può durare,” dichiarò Felicità a Calma un giorno che si incontrarono al supermercato.

“Hai ragione mia cara. Tu che suggerisci?” chiese Calma con la massima calma.

“Dobbiamo mettere Dolore davanti alle sue responsabilità,” propose Felicità.

“Non comprendo, spiegati meglio.”

“Avrà pure una preferenza il nostro amico. E, in questo caso, deve manifestarla. Non può continuare a tenere il piede in due scarpe,” dichiarò Felicità con veemenza.

“Troppo giusto mia cara. Io però non me la sento di sollecitare una decisione. Potresti farlo tu?” propose Calma.

“D’accordo.”

Dolore, quasi evocato dalle due amiche, comparve all’improvviso davanti a loro, salutandole: “Salve mie care. Come va? Che cosa mi raccontate di bello?” fece, lanciando occhiate assassine a entrambe.

Felicità allora sbottò: “Quello che abbiamo da raccontarti è che le tue moine non ci incantano più. Se sei attratto da una di noi, dichiaralo; altrimenti lasciaci in pace. È tutto chiaro?”

Abbassò lo sguardo imbarazzato, il nostro amico, e:

“Ma che cosa vi prende? Anche tu Calma sei… sei… la pensi così?”

Non rispose la nostra eroina, tanto i battiti del suo cuore erano accelerati. Abbassò solo la testa in segno di assenso.

“Allora sapete che vi dico? Buona giornata. Spero di non rivedervi mai più, sempre così allegre e serene! Andate al diavolo!”

Girò su sé stesso e, addolorato quanto mai, lasciò le due amiche esterrefatte.

“Bene,” dichiarò allora Felicità. “Sembra che ce ne siamo liberate e che ora possiamo essere di nuovo amiche. Che cosa ne dici?”

“Sì, certo… però non ti pare di essere stata un po’ troppo dura con lui?”

“Se la pensi così,” sorrise Felicità, “sei libera di scegliere: preferisci Dolore o me?”

“Beh, con te sono certa di poter sempre essere me stessa, con lui non lo so, quindi non c’è problema. Scelgo te,” affermò calma la nostra amica.