IL MIELE E' VEGANO?

Esamineremo alcune delle domande più comuni che vengono rivolte ai vegani. Le risposte sono di

AGIREORA,

una Onlus che dalla nascita si impegna a diffondere il veganesimo nelle scuole e nelle piazze con tavoli informativi, volantinaggi ecc.

 

api e miele

Il miele è da considerarsi un alimento vegan o no?

Alcuni definiscono il miele come un "prodotto vegetale", perché deriva dai fiori. In realtà, però, senza le api il miele non potrebbe esistere: sono le api che ingeriscono il nettare dei fiori e lo digeriscono trasformandolo e infine lo rigurgitano e poi lo lavorano nel loro alveare. Nessun processo umano può far questo, quindi il miele è senza ombra di dubbio un prodotto di derivazione animale.

Esistono varie diatribe sul fatto che le api vengano uccise o meno per la produzione di miele, ma risulta invece chiaro che negli allevamenti industriali è comune che le api vengano uccise; nella produzione artigianale su piccolissima scala ne vengono generalmente uccise molte meno, ma di certo alcune vengono uccise.

Nella produzione industriale le api vengono nutrite con sciroppo di zucchero per tutto l'inverno, perché il miele viene prelevato tutto per la vendita. Ma questo nutrimento artificiale non è sufficiente ad immunizzare le api dalle malattie così come invece lo sarebbe un'alimentazione naturale basata sul miele e quindi allo zucchero vengono spesso aggiunti diversi antibiotici. Ma se le api si ammalano lo stesso, semplicemente vengono sterminate incendiando gli alveari. Alcuni apicoltori distruggano comunque gli alveari prima che sopraggiunga l'inverno altrimenti il miele verrebbe consumato dalla colonia e il loro allevamento risulterebbe economicamente svantaggioso.

Anche le tecniche di estrazione del miele causano danni alle api: si scuote con forza l'alveare oppure lo si spruzza con potenti getti d'aria, ed è facile che durante questa operazioni ali e zampe vengano distrutte, e quindi diverse api muoiano. Le api regine vengono tenute in vita finché la loro capacità di deporre uova non declina. Se in natura vivono fino a cinque anni, negli allevamenti vengono soppresse ogni due anni.

Il miele, dunque, non va consumato, ma non essendo un prodotto molto diffuso che si consuma tutti i giorni, rinunciarci costa davvero poco; inoltre può essere sostituito dal malto, che ha la stessa esatta consistenza, è altrettanto dolce ed è più sano.

Poi ci sono altri prodotti delle api, come il polline, la pappa reale e il veleno (usato in alcuni medicamenti "naturali") che causano grandi sofferenze e morte alle api, e che quindi sono da evitare. Anche la cera d'api va evitata, sempre perché viene ricavata dall'allevamento delle api per la produzione di miele.

Ma senza apicoltori le api si estinguerebbero?

Tutt'altro. Gli allevamenti di api mettono in pericolo anche la vita delle api selvatiche. Le malattie emergenti, diffuse dalle api allevate, possono essere una causa importante di declino delle api selvatiche, come dimostrato da uno studio pubblicato nel 2014.