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BEVERONE DETOX

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Mercoledì, 29 Marzo 2017 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

Terminato l’inverno, si desidera disintossicare l’organismo per affrontare la bella stagione più leggeri e in forma. Leggiamo allora il seguente interessantissimo articolo.

succo verde

 

La elevata concentrazione negli ingredienti orticoli di Polifenoli dalle note proprietà antiossidanti e alcalinizzanti e di Clorofilla, molecola simile alla Emoglobina in grado anch’essa di legarsi all’Ossigeno e di trasportarlo nel sangue fino ai tessuti e agli organi – caratteristica propria anche degli Acidi grassi polinsaturi presenti nei Semi di lino che esercitano veicolando l’ossigeno dal sangue dentro la membrana mitocondriale dove serve per produrre energia – fa del SUCCO VERDE una bomba benefica altamente specializzata nell’ossigenazione delle cellule che fluidifica e arricchisce il sangue in virtù della sua speciale acqua biologica ricca di CLOROFILLA capace di ripristinare e mantenere il pH alcalino del corpo.

Il Succo verde apporta inoltre elevate dosi di Ferro – necessario per la costruzione delle molecole di Emoglobina che trasportano l’Ossigeno – accresce la biodisponibilità del minerale grazie all’azione sinergica della Vitamina C che risulta capace di migliorarne notevolmente l’assorbimento: la Vitamina C in questo caso svolge una funzione tipicamente coenzimatica agevolando il passaggio del Ferro principalmente in sede prossimale dell’intestino tenue attraverso la mucosa duodenale, riducendo la molecola di Ferro Non-Eme alimentare, presente nei vegetali, in un composto ferroso la cui chimica facilita il passaggio dei suoi elettroni nelle cellule dell’intestino e quindi il relativo assorbimento. Quindi, se da un lato il Succo verde incentiva la costituzione di nuove molecole di Emoglobina fornendone all’organismo un elemento basilare, il Ferro – minerale centrale nella costruzione di questa metallo proteina – dall’altro fornisce sinergicamente un nuovo substrato con il quale l’ossigeno può reagire e legarsi: questi fattori biochimici agiscono insieme aumentando il numero e la grandezza dei Globuli rossi (Eritrociti) tanto da risolvere deficienze metaboliche legate ad Anemia e alcalinizzando i tessuti grazie all’aumento delle molecole di Ossigeno trasportate nel torrente ematico e al miglioramento del metabolismo energetico cellulare determinato dagli Omega 3 e 6 contenuti nei Semi di lino che trasportano l’Ossigeno attraverso la membrana cellulare. Insomma, più molecole di Ossigeno biodisponibili e sostanze alcalinizzanti in circolo ci sono, più veloce saranno l’inversione dei processi di acidificazione e le risoluzioni di stati di Acidosi tissutale e di Ipossia indotta dei tessuti causati da congestione e costipazione del sangue e della linfa dovuta ad uno stato di intossicazione organica ovvero di Tossiemia: le tossine (scorie metaboliche sostanze acidificanti agenti chimici) ostacolano il trasporto di ossigeno rendendo il sangue guasto viscoso e denso determinandone l’ipossiemia (mancanza di ossigeno) e scarsità di nutrienti disciolti in esso. Un deficit funzionale e una ipotrofia del tessuto sanguigno aggravata dalla presenza di sostanze non fisiologiche citotossiche e genotossiche che ne sono anche l’origine. Per preparare un succo verde efficace si devono assolutamente usare anche le propaggini dei gambi e le parti più verdi della pianta che sono le foglie, sia che si tratti di sedani sia di finocchi o di altre verdure. Il Sedano verde è senz’altro più nutriente del bianco: la maggiore concentrazione di CLOROFILLA e Polifenoli caratterizza in particolar modo le foglie – assolutamente da usare – che, infatti, sono amarissime proprio per via di queste sostanze. Per la preparazione degli ortaggi a foglia come Prezzemolo Cavoli e Bietole sarebbe meglio utilizzare un estrattore, che è più performante con le foglie di una centrifuga. Ma non è un dogma: difatti, io uso una centrifuga. Certo che, quando in futuro il portafoglio mi sorriderà, avrò la soddisfazione di acquistare un mega estrattore in acciaio biomedicale.

Ingredienti del Succo verde:

  • 2 POMPELMI rosa o gialli
  • 2 LIMONI
  • 2 MELE verdi (oppure 1/2 Ananas maturo)
  • 100 gr di BIETOLE
  • 150 gr di CAVOLO a foglia (Cappuccio Verza e Nero toscano)
  • 100 gr di SPINACI
  • 2 coste di SEDANO verde con le foglie
  • 70 gr di PREZZEMOLO fresco (in alternativa Tarassaco)
  • 1 PEPERONE verde
  • ALOE Arborescens (una o due foglie per un peso complessivo di 60 gr, non di più)
  • 30 gr di SEMI DI LINO (circa 4 cucchiai da minestra)

Perché un buon SUCCO VERDE diffida delle verdure bianche?

Non rendete il Succo verde meno verde seguendo pedissequamente le idee perverse del mercato alimentare: siate consumatori consapevoli e imparate a fare la spesa! Tra i coltivatori ignoranti sotto il giogo della grande distribuzione e della pubblicità va di moda una tecnica agroalimentare chiamata IMBIANCHIMENTO che consiste nel mantenere un ortaggio parzialmente al buio durante lo sviluppo primario o finale prima della raccolta della pianta, impedendo alla luce di raggiungerlo, tanto da inibire la produzione della clorofilla che lo rende di fatto così amaramente nutriente e gli conferisce il caratteristico colore verde che ispira il nome stesso di “verdura”; questo procedimento che ha come finalità la produzione di vegetali da foglia e da fusto bianchi – colore a quanto pare più commerciabile – dal punto di vista organolettico croccanti e meno amari, accade però a discapito dell’attenzione per la qualità nutriente del cibo che ne risulta irrimediabilmente compromessa. Per la maggior parte delle verdure il bianco è una colorazione innaturale. Quindi: tra un sedano bianco ed uno verde, scegli quello verde, se sei in cerca di un alimento vegetale salutare prima che bello! La disdicevole pratica dell’imbianchimento è bene ricordare che è d’uso anche nella coltivazione di finocchi, cicoria, tarassaco, radicchio rosso, indivia riccia, scarola, indivia belga (detta radicchio belga), lattuga, porri, cardi, asparagi… Concordo con ciò che stai pensando: ci vorrebbe l’orto! E sai allora che succhi verdi.

Preparazione del Succo verde ossigenante

Inizia con sbucciare la frutta, Mele comprese. Lava sotto l’acqua corrente le verdure, anche l’Aloe arborescens, e asciugale grossolanamente tamponando. Togli le spine all’Aloe tagliando con un coltello o una forbice ben affilata la punta nettamente, le strisce laterali per una profondità di mezzo centimetro dalle base delle spine, ritaglia anche un paio di centimetri della base che si è già ossidata poiché precedentemente colta; se prendi la foglia direttamente dalla pianta sul momento, puoi tralasciare l’ulteriore taglio della base. Inizia col centrifugare le Mele o l’Ananas. A questo punto, seguendo un pensiero volto al risparmio economico e al riutilizzo etico delle risorse, raccolgo la polpa delle Mele o dell’Ananas dalla vaschetta degli scarti e la utilizzo per guarnire la Macedonia acida con cui abbino il succo verde, se bevo il succo verde a colazione. Centrifuga le Verdure, tranne l’Aloe arborescens perché molto amara e soggetta ad ossidazione rapida. Ti consiglio di raccogliere i resti delle verdure in una scodella, di coprirla con la pellicola trasparente e di riporla in frigo per poi riutilizzarli per realizzare qualche altro piatto. Di solito uso gli scarti delle verdure per fare un’insalata aggiungendole crude alle patate precedentemente cotte al vapore con la buccia e ad una cipolla cruda finemente affettata o ci tiro su a mo’ di risotto con acqua e un cucchiaino di sale rosa – a volte anche con spezie varie a seconda dell’estro momentaneo – del riso integrale. Per finire, centrifuga la Aloe arborescens e gli Agrumi che, vista la presenza dell’albedo amaro nei residui della centrifugazione, non sono riutilizzabili. A parte dovrai macinare minutamente, quasi come farina, i Semi di lino che dovrai aggiungere alla fine al succo verde ottenuto. Miscela bene il composto prima di berlo.

La stagione dei Pompelmi inizia con la Primavera a Marzo; nei mesi invernali NON li sostituisco con le Arance che danno un sapore decisamente diverso, ma uso al loro posto più LIMONI, passando da 2 a 4 e aggiungendo una MELA verde (3 anziché 2). I Limoni fioriscono più volte nell’arco dell’anno, i rispettivi frutti maturano perciò in periodi diversi e sono così raccolti in tutte le stagioni. Tutto organico o biologico, mi raccomando. E sbucciate le mele!

Con le quantità elencate si ottengono suppergiù 900-1000 ml di succo verde.

Le proprietà nutraceutiche del SUCCO VERDE:

  • Ferro: contenuto, in condizioni differenti di biodisponibilità e in diverse concentrazioni, dentro tutti gli ortaggi a foglia verde che vanno dagli Spinaci ai Cavoli dalle Bietole al Prezzemolo dal Sedano al Tarassaco e via elencando. Come già detto, l’assorbimento di questo minerale è migliorato dalla contemporanea assunzione di Vitamina C, apportata al succo verde da ingredienti quali Pompelmi Limoni e Peperoni, che interviene insieme ai succhi gastrici nella scomposizione e nella riduzione delle molecole ferrose con le quali si lega nell’ambiente basico del duodeno; è importantissimo sottolineare che l’assorbimento del Ferro Non-Eme inorganico ma organicato, cioè quello di origine vegetale, è autoregolato dalle cellule dell’intestino (Enterociti), mentre il Ferro Eme di origine animale è assorbito direttamente attraverso la mucosa senza che intervenga nessun meccanismo di regolazione: un fatto questo di straordinaria importanza in chiave dietetica oncologica, poiché sappiamo per certo che il Ferro alimentare in eccesso trasportato libero nel torrente ematico si deposita negli organi come il Fegato divenendo fattore potenziale di insorgenza di Cirrosi epatica e concorrente allo sviluppo di cellule neoplastiche: perciò, diventa di vitale importanza non diminuire la sintesi di Emoglobina, per la quale viene utilizzato il Ferro, ed evitare l’assunzione tramite la dieta di Ferro Eme. C’è da dire, a completamento della verità, che ci sono nel succo verde cibi molto ricchi di Ferro come gli Spinaci e le Bietole che sono altrettanto ricchi di Acido ossalico: un antinutriente in grado di sequestrare il Ferro formando sali chiamati Ossalati che il metabolismo catabolico non sa più come scomporre, anche se c’è da osservare che l’Acido ossalico si lega prevalentemente con Macroelementi quali il Calcio e non prioritariamente con Microelementi come il Ferro, contrariamente a quanto fa un altro antinutriente stavolta contenuto nei Legumi: l’Acido fitico.
  • Semi di lino: contengono Acidi grassi essenziali (EFA) – che, a quanto pare, l’organismo umano non sa sintetizzare da solo – soprattutto elevate quantità di Omega 3 di alta qualità contraddistinti da una grande biodisponibilità rispetto ai relativamente pochi Omega 6 presenti.
  • Gli EFA sono delle molecole in grado di legare a sé l’Ossigeno e trasportarlo dal sangue dentro i mitocondri, organelli immersi all’interno del citosol racchiuso nella membrana cellulare, dove l’ossigeno viene utilizzato come comburente per consumare ossidandolo il combustibile metabolico principale che è il glucosio con la finalità di produrre energia: la vita. Dobbiamo integrare la dieta con apporto di Omega 3 poiché, in genere, se l’alimentazione occidentale onnivora è carente di tutti gli EFA, una dieta vegana invece lo è di solito di Omega 3, in quanto gli Omega 6 si ricavano da gran parte dei semi oleosi e dei relativi oli: dalle mandorle alle noci, passando per anacardi sesamo girasole… Gli Omega 3 sono più rari, per questo usiamo i Semi di lino che ne sono ricchi. Gli acidi grassi polinsaturi come sono quelli essenziali sono facilmente ossidabili e molto degradabili: è quindi molto importante che durante la coltivazione i semi e la sua pianta non abbiano subito l’attacco di pesticidi, sicché raccomando perentoriamente, considerata la delicatezza del compito vitale a cui sono chiamate le sostanze nutraceutiche in questione, che abbiano certificazione biologica o provenienza certa da agricolture organiche.
    • Come usarli: se si possiede un essiccatore, mettere a bagno in acqua i semi per 12 ore, cambiando due o tre volte l’acqua in cui si sarà sciolto l’Acido fitico liberato; asciugali nell’essiccatore prima di macinarli. Si può fare anche l’essiccazione in forno, ma richiede tempo e costi elevati per il consumo di energia elettrica, perciò per chi come me non possiede ancora un essiccatore si può saltare questo passaggio e macinarli direttamente con un mulino o un macinino del caffè. Un po’ di economia domestica.

Importante! Se il succo verde dovesse avere effetti lassativi che ti creino disagio, sappi che essi sono dovuti ad un principio attivo straordinariamente benefico, ma potenzialmente irritante per la mucosa intestinale, contenuto nella parte della foglia dell’Aloe arborescens compresa tra la buccia e la polpa traslucida gelatinosa; basterà scalare di una decina di grammi la quantità di Aloe finché non si avvertiranno più i disturbi diarroici. Una volta capito il tuo grado di tolleranza intestinale, stabilizzati su quella data quantità.