CHE E' SUCCESSO ALLA MIA TANA?

 

concorso ottobre 2018

Nutribella nuotava affrettandosi verso alcune erbe acquatiche di cui era ghiotta e che aveva intravisto in lontananza. Nonostante fosse affamata, non era tranquilla perché aveva lasciato i suoi tre piccoli nella tana e temeva che potesse accadergli qualcosa.

Giunse infine dove le sue erbe preferite spuntavano dall’acqua, ne ingoiò alcune, mentre il sole faceva luccicare i suoi incisivi arancione.

Trascorsero solo dieci minuti prima che Nutribella decidesse di tornare alla tana. E, quando arrivò, sospirò di sollievo vedendo che i suoi tre frugoletti erano pacificamente addormentati uno accanto all’altro. Li svegliò e li allattò, ripromettendosi di portarli con sé l’indomani per evitare di preoccuparsi per il loro benessere.

“In fondo” pensò “hanno ormai sette giorni e sono perfettamente in grado di seguirmi nei miei spostamenti!”

Tranquillizzata, giocò un po’ con loro e quindi si addormentarono in un unico mucchio amoroso.

L’indomani Nutribella pulì per bene i suoi rampolli, lavò e lucidò il proprio pelo, quindi uscì seguita dai tre piccoli, emozionati per la loro prima gita con la genitrice.

Andavano, mamma in testa e figli al seguito, ed erano veramente uno spettacolo di armoniosa convivenza.

Giunsero infine a una piccola piattaforma vegetale dove si servirono delle succulente erbe acquatiche.

Nutribella, una volta calmato l’appetito, fece un lungo giro per mostrare a tutti quanto fossero belli i suoi piccoli.

Anche le altre madri del gruppo avevano figli della stessa età, ma nessuno poteva competere con la grazia e l’eleganza nelle movenze dei suoi.

Chiacchierò con le amiche, adocchiò alcuni maschi solitari che di tanto in tanto passavano da quelle parti e infine decise di tornare alla tana per un riposino prima dell’uscita serale per la cena.

Giunta a destinazione, si fermò inorridita: qualcuno ne aveva chiuso con un cumulo di sassi l’ingresso, cosicché lei non sarebbe mai riuscita a liberarlo.

Allora la nostra amica tornò dal branco e raccontò quanto era accaduto, chiedendo consiglio.

Una delle nutrie più anziane, che era sfuggita a diversi attentati alla sua vita, parlò così:

“Mia cara, non c’è altra soluzione che scavare una nuova galleria in un altro punto, scegliendo un luogo che non sia troppo in vista.”

“Oh certo, lo farò subito. Ma tu mi sai dire che cosa è successo? Perché e chi ha compiuto questo misfatto?”

“No, cara, non te lo so dire, ma possiamo chiedere a Hercule Nutriot, il miglior investigatore della nostra specie. Lui ti saprà di certo fornire l’informazione giusta.”

“Grazie, ma dove posso trovarlo?” chiese Nutribella.

“Devi aggirare la piattaforma vegetale e, proprio di fronte, troverai un piccolo argine in cui è sistemata la tana di Hercule.”

“Grazie, grazie mille, vado subito prima di iniziare gli scavi. Poi ti dirò.”