CHE FINE HA FATTO CORNELIO?

Cornelia la cornacchia se ne andava gracchiando a più non posso in cerca del suo compagno, Cornelio.

Incontrò invece una vicina di nido, Cocchina, che le chiese:

“Che cosa sta succedendo, perché sei così agitata?”

“Sto cercando Cornelio da un po’ e non riesco a trovarlo. Tu l’hai per caso visto?”

“Sì, l’ho visto che era con uno dei vostri figli al quale stava insegnando il metodo di rubare le uova nei nidi degli altri uccelli.”

“Ah bene, ero veramente preoccupata. Ora torno al nido e li aspetto là. Grazie Cocchina. Buona giornata.”

“Figurati. Stai tranquilla ora, vedrai che saranno presto di ritorno.”

Cornelia spiccò il volo, ma si abbassò quasi subito per mangiarsi un topolino che giaceva spiaccicato sull’asfalto. Poi, con calma, si diresse al suo nido.

Due piccoli erano già arrivati e piangevano: “Non ci ha portato niente, mamma?”

“No, ma ora vado a trovarvi qualcosa da mangiare. Aspettatemi, non ci metterò molto.”

Così dicendo volò su un albero di ciliegie poco distante, ne staccò più che poté e le portò ai suoi figli che le mangiarono con voracità.

“Se ne volete ancora, volate sull’albero, è talmente vicino che non farete fatica a raggiungerlo.”

L’attesa divenne di nuovo un problema per Cornelia, convinta com’era che i suoi cari sarebbero ritornati entro breve tempo.

Decise allora di volare nel luogo dove Cornelio era stato visto l’ultima volta. Là giunta, la nostra amica, preoccupatissima, iniziò a gracchiare richiami a destra e a manca, senza tuttavia ottenere risposta.

Volò di qua, volò di là ma di Cornelio e del suo piccolo non c‘era traccia.

Notò poi segni di lotta (alcune penne che potevano essere appartenute a Cornelio) ai piedi di un albero, ma del piccolo nessuna traccia.

Disperata, volò al nido, dove trovò il piccolo che stava con Cornelio e al quale chiese spiegazioni.

“Stavamo predando le uova di un nido di pettirosso, quando il babbo notò qualcosa che strisciava nell’erba a terra. Mi disse di attendere sull’albero mentre lui andava a controllare la situazione. Sull’albero dove ero posato, c’erano delle albicocche molto succose che stavO mangiando, quando udii papà lanciare un “craaak” disperato prima di sparire. Non l’ho più visto. L’ho chiamato e richiamato, ma poi sono tornato al nido: non sapevo che altro fare. Che cosa sarà successo, eh mamma?”

“Non lo so caro, ma ora vado subito da Hercule Cornacchiot e lo incarico di ritrovare Cornelio.”

“E chi sarebbe questo tale?”

“Oh, è un bravissimo investigatore che ha aiutato tante altre cornacchie della nostra comunità. Voi non muovetevi dal nido fino al mio ritorno. Intesi?”