LEMURI
I lemuri erano le ombre dei morti che, nell’antica Roma, infondevano timore nei vivi per punirli dell’oblio e dell’abbandono nei loro confronti.
Per propiziarsi quelle ombre, a Roma si celebravano il 9, 11 e 13 maggio i riti di espiazione, detti lemuria.
In quel periodo i templi erano chiusi ed erano proibiti i matrimoni.
I padri di famiglia si alzavano verso la mezzanotte e, scalzi davanti alla porta di casa, si lavavano tre volte le mani con l’acqua corrente e si mettevano in bocca fave nere che poi dovevano buttare dietro le spalle, recitando per nove volte una formula propiziatoria.