Sofocle fu un grande poeta tragico greco, nato a Colono, presso Atene.

Apparteneva a una famiglia ricca ed ebbe un’ottima istruzione studiando musica e recitazione.

A 16 anni diresse il coro che celebrava la vittoria di Salamina.

A 28 anni gareggiò con Eschilo e vinse la competizione.

Amico di Pericle fu stratega nella guerra contro i Sami, pur non partecipando attivamente alla vita politica.

In tarda età dovette affrontare un doloroso processo: suo figlio, Iofonte, allo scopo di impossessarsi dei beni del padre, cercò di farlo interdire dall’Areopago per infermità mentale, ma Sofocle si difese leggendo ai giudici il suo Edipo a Colono e vinse la causa.

Dei suoi numerosi drammi, oltre 120, sono giunte a noi solo sette tragedie: Antigone, Edipo re, Elettra, Trachinie, Aiace, Filottete, Edipo a Colono in molti frammenti.

Nelle sue opere viene esaltata la forza morale dell’individuo che riesce a contrapporsi al fato.

Nell’evoluzione della tragedia greca Sofocle svolse un ruolo importante: aggiunse un terzo atto, portò il numero dei coreuti da 12 a 15 e fu il primo a utilizzare sulla scena costumi e scenari dipinti.

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