Archimede grande matematico e scienziato greco cui diede i natali Siracusa.

Visse e studiò ad Alessandria d’Egitto dove fu discepolo di Euclide.

Quando Siracusa fu assediata dai Romani durante la seconda guerra punica, Archimede favorì, con le sue invenzioni, la resistenza della città. Creò ad esempio un macchinario munito di ganci per afferrare le navi romane, sollevarle e farle ricadere, sfasciandole sugli scogli.

Famosi furono pure gli specchi ustori, con cui riuscì a far convergere i raggi del sole sulla flotta nemica, incendiandola.

Quando la sua città cadde, il console Marcello ordinò ai suoi soldati di portargli Archimede sano e salvo, ma pare che un soldato, che non lo aveva riconosciuto e che ebbe un diverbio con lui, lo uccidesse.

Tra le sue grandi scoperte vi fu quella della legge del peso specifico (un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l’alto pari al peso del liquido spostato). Scoprì anche la leva e pare avesse pronunciato davanti al tiranno Gerone la famosa frase: “Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo.”

Scrisse anche molti importanti saggi gran parte dei quali ci sono giunti.

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