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L'AUTUNNO

autunno

 

 

Un tempo i boschi erano popolati, oltre che da alberi, cespugli e animali, anche da folletti.

Questi ultimi mal sopportavano che l’estate finisse, portandosi via il caldo, il sole a picco, i germogli delle piante e tutti, proprio tutti, i fiori.

In particolare un folletto di nome Timoty si intristiva appena il sole si abbassava all’orizzonte e il buio si affrettava a inghiottire sempre prima la luce del giorno.

Pensa e ripensa, alla fine il nostro folletto decise di organizzare una grande festa per dare l’addio all’estate: non avrebbe di certo ritardato l’arrivo dell’autunno, ma almeno ci sarebbe stata allegria per un giorno in più.

Il nostro folletto tuttavia temeva che gli alberi, sempre così austeri, non avrebbero gradito di partecipare alla festa, così, anziché chiedere il loro parere, si accordò con i compagni per colorare tutte le foglie degli alberi con colori sgargianti (rosso, giallo, bruciato ecc.).

Per evitare le rimostranze degli alberi, Timoty e i suoi amici agirono di notte.

Il giorno successivo, quello della festa, animali e folletti guardarono con ammirazione i colori delle foglie, e gli alberi stessi le sfoggiarono, fieri di essere così belli.

La festa ebbe inizio e durò tutto il giorno e la notte.

L’indomani, Timoty si recò dagli alberi munito di tutto l’occorrente per riportare il colore delle foglie al solito verde, ma essi dichiararono: “Lasciaci questi splendidi colori, Timoty. Finché le foglie ci rivestiranno, saremo felici, quando esse cadranno, faranno la felicità del terreno.”

E fu così che da quel momento in poi, l’autunno colora le foglie con colori stupendi (o saranno forse i folletti?) prima di farle cadere.