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ANCORA SCHIAVI IN UZBEKISTAN?

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La Target Corporation, una società di Minneapolis, spesso offre prezzi che sembrano troppo bassi per essere veri. E allora ci chiediamo “Come fa a mantenere dei prezzi come questi?”

Pare che alcuni prodotti siano tanto convenienti perché fatti con cotone raccolto da schiavi uzbeki e/o acquistati dalla Daewoo International, società che rappresenta circa il venti per cento di tutto il cotone lavorato in Uzbekistan.

 

Ogni anno, durante la stagione del raccolto, oltre un milione di bambini e adulti – inclusi insegnanti, infermieri e medici – sono strappati dalle loro case, scuole e lavori e costretti a lavorare nei campi di cotone dell’Uzbekistan per soddisfare le quote di prelievo giornaliero. Essi sono spesso minacciati e picchiati, come nel caso del diciottenne Navruz Muyzinov che sembra sia stato picchiato a morte dai poliziotti quando lasciò il campo di cotone assegnatogli prima di raggiungere la sua quota durante la raccolta del cotone nel 2012.

Oltre cento aziende di abbigliamento (tra cui Target) di tutto il mondo hanno preso posizione contro questo tipo di schiavitù in Uzbekistan, impegnandosi a non comprare cotone uzbeko raccolto dagli schiavi, nel tentativo di spingere il governo di quel Paese a eliminare la schiavitù del suo popolo.

(fonte: WalkFree.org)