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RINUNCIA ALLA CARNE

  • Categoria: Veganesimo
  • Pubblicato: Giovedì, 27 Marzo 2014 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

rinuncia alla carne

Una completa rinuncia alla carne porrebbe noi e la nostra società, assieme all’intero pianeta, in una stupefacente win-win situation.

I numeri sono inequivocabili e alimentano la nostra grande speranza di riuscire nell’intento.

Riguardo alla difesa degli animali, nessuna decisione è in grado di apportare così grandi cambiamenti come quella di rinunciare a mangiarli.

Sull’opposto versante, un animalista che mangi carne non può essere serio.

Nessun’altra decisione potrà portare all’ambiente e al mondo benefici anche solo lontanamente paragonabili.

Promuoveremo infatti, in misura enorme, la protezione dell’ambiente nella sua

globalità; impediremo la distruzione della foresta pluviale; eserciteremo una positiva influenza sul problema mondiale dell’acqua; porremo fine alla fame nel Terzo Mondo e infine libereremo ingenti somme dal sopradimensionato bilancio della salute grazie alla scomparsa di interi quadri clinici.

Patologie animali come il morbo della mucca pazza (BSE), l’afta epizootica, le influenze aviaria e suina, nonché tutte le altre forme generate dall’allevamento intensivo, sarebbero estinte definitivamente, e anche gli scandali sulla diossina nel foraggio apparterrebbero tutti a un triste passato.

L’allevamento intensivo non è solo intollerabile sul piano etico bensì anche insostenibile, nel lungo termine, su quello economico. È destinato in ogni caso a crollare.

Ci domandiamo soltanto quanti animali ancora, e per certo anche esseri umani, dovranno continuare a morire prima del nostro risveglio.

(dal libro “Peace Food” del dottor Ruediger Dahlke)