CELLULE DEL TEMPO E CELLULE DEL LUOGO

 

cellule del tempo

In che modo il cervello riesce a codificare il tempo e il luogo nei ricordi?

Due studi – pubblicati recentemente su Pnas e Science – sembrano gettare nuova luce sui meccanismi cerebrali coinvolti. E, forse, potrebbero essere il punto di partenza per riuscire a sviluppare in futuro trattamenti in grado di limitare la perdita di memoria dovuta a lesioni cerebrali o all’Alzheimer.

Nel primo studio i ricercatori si sono concentrati su un gruppo di neuroni dell’ippocampo, noti come “cellule del tempo”. Queste cellule (scoperte circa un decennio fa) sembrano registrare il momento in cui si verificano gli eventi, consentendo al cervello di ricordare correttamente l’ordine di ciò che accade. Nel secondo studio i ricercatori hanno osservato, sempre nell’ippocampo, le “cellule del luogo”. Queste si attivano in sequenza durante il movimento su una strada già percorsa.

(da un articolo di Maria Teresa Bradascio)