ROTAZIONE TERRESTRE

FORZA DI CORIOLIS

Dato che nel nostro universo in pratica non sono mai state osservate sfere non rotanti, sembra abbastanza probabile che l’ipersfera che costituisce il nostro spazio sia a sua volta in rotazione.

Ma allora, se il nostro spazio è in rotazione, quasi certamente esistono altri spazi al suo esterno. Questo passaggio è basato su un concetto chiamato principio di Mach.

Ernst Mach (1838-1916) formulò questo principio per spiegare l’inerzia degli oggetti, cioè la loro tendenza a opporsi alle loro variazioni di moto.

Il punto centrale di questo principio è che, se un oggetto fosse completamente solo nello spazio vuoto, sarebbe privo di significato dire che esso ruota o viene accelerato. Un oggetto solo nello spazio vuoto, in effetti, non avrebbe inerzia né peso e non opporrebbe resistenza al moto.

Perciò, argomenta Mach, il fatto che sulla Terra un oggetto abbia peso è una conseguenza dell’esistenza di tutte quelle lontane stelle e galassie.

Applicando il principio di Mach all’iperspazio si conclude che, se si può trovare una prova che il nostro universo ipersferico è in rotazione, si hanno buone ragioni per credere che esistano altri universi, rispetto ai quali il nostro ruota.

Che genere di prove della rotazione del nostro universo possiamo trovare?

La Terra ruota e uno degli effetti più importanti della sua rotazione è che essa, in luogo di essere una sfera perfetta, presenta un rigonfiamento all’equatore e un appiattimento ai poli.

Un altro effetto importantissimo della rotazione terrestre è l’esistenza della forza di Coriolis. È questa forza che fa sì che gli uragani ruotino in senso orario nell’emisfero settentrionale e in senso antiorario in quello meridionale. Il risultato della forza di Coriolis è, in ultima analisi, quello di trasformare un semplice moto oscillatorio in un moto circolare in senso orario.

(dal libro “La quarta dimensione” di Rudy Rucker)