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ANIMALI E BAMBINI

  • Categoria: Animali
  • Pubblicato: Mercoledì, 24 Settembre 2014 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

animali e bambini

L’animale è un referente educativo molto importante, per alcuni aspetti non surrogabile con altri referenti, perché unici e caratterizzanti sono gli stimoli apportati e i problemi evocati.

Di seguito alcuni aspetti importanti che qualificano la valenza educativa dell’animale.

 

  • L’animale come fonte di messaggi per imparare a riconoscere l’alterità: il referente animale invia segnali/comunica con il bambino e gli dà quindi la possibilità di mettere in relazione il messaggio con la sua fonte e di comprendere quindi il valore dell’alterità;
  • L’animale per diminuire la diffidenza/paura della diversità: assumere familiarità con la varietà degli animali significa dare al ragazzo una maggiore tranquillità nel rapporto con la diversità, avendone sperimentato il valore conoscitivo e avendola spogliata di tutte le possibili minacce
  • La diversità animale come dizionario di modelli: la varietà morfo-funzionale, etologica e comunicativa diventa una sorta di sillabario per la fantasia e la capacità di immaginazione. Molti antropologi hanno sottolineato l’importanza conoscitiva del modello animale: “animale buono per pensare”. Scienze come la bionica e la cibernetica hanno sottolineato l’importanza dell’osservazione delle strategie animali per immaginare/realizzare nuove potenziali tecnologie.
  • La realtà animale come campo interpretativo: il referente animale offre al bambino un paniere di sfide conoscitive; egli viene educato all’attenzione e all’interpretazione dell’animale, nel senso di affinare sia la propria capacità di comprensione sia la disposizione a mettere in relazione e considerare i segnali provenienti dalla natura come qualcosa che reca in sé un significato;
  • L’animale come stimolo alla comunicazione: viene avvertito dal ragazzo come un compagno di giochi (gruppo dei pari); tale rapporto facilita l’estroversione soprattutto nei ragazzi con turbe comunicative. L’animale non giudica, non è irraggiungibile come il mondo degli adulti; con l’animale è possibile fingersi adulti/genitori e sperimentare la propria capacità di riprodurre i modelli appresi dal mondo degli adulti, aumentando le occasioni per sviluppare l’autostima.

(dal libro “Il codice degli animali magici” di Roberto Marchesini e Sabrina Tonutti)