La fatturazione idraulica, nota come “fracking” è una tecnica per estrarre idrocarburi (soprattutto gas di scisto e petrolio) dalle rocce scistiche e da depositi profondi di carbone.

Tale tecnica abbassa notevolmente i costi di estrazione, ma pare presenti dei problemi ambientali quali:

• consumo di enormi quantità di acqua. Sembra che siano necessari dai nove ai ventinovemila metri cubi di acqua l’anno per ogni pozzo, e questi pozzi sono migliaia, provocando problemi nelle risorse idriche;
• rischi ambientali associati agli additivi chimici impiegati insieme ai liquidi di fratturazione. Queste sostanze chimiche potrebbero inquinare le falde acquifere sotterranee a causa della mancata tenuta dei pozzi, con conseguente dispersione nel terreno circostante di composti contaminanti;
• dispersione in atmosfera di gas metano, sfuggito al processo di estrazione;
• riflusso dell’acqua impiegata per la fratturazione che porta in superficie sostanze disciolte dall’acqua stessa e sottratte alle rocce come metalli pesanti, idrocarburi ed elementi radioattivi naturali.

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