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LA SCOMPARSA DI PIPPA

  • Categoria: Concorso
  • Pubblicato: Giovedì, 01 Novembre 2018 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

concorso novembre 2018

Pippi il pipistrello se ne stava appeso a testa in giù nella grotta, sognando la sua Pippa.

Lei gli aveva dimostrato di gradire le sue attenzioni, così il nostro Pippi stava preparando un piano per chiederla in moglie.

“Domani” sognava il pipistrello “le farò la proposta e, sono certo, lei acconsentirà!”

Si svegliò di colpo Pippi udendo un forte rumore che localizzò sul terreno della grotta.

Degli umani erano entrati e stavano raccogliendo il guano.

Pippi sapeva che gli escrementi dei pipistrelli servivano agli umani come fertilizzante, ma in genere quest’ultimo veniva raccolto quando la grotta era vuota. Quindi non si spiegava un tale cambiamento di abitudini.

Dalla posizione in cui si trovava gli fu facile spiccare il volo per andare a sistemarsi su un ramo alto dell’albero che di notte era il trampolino per la caccia ai piccoli insetti che rappresentavano la sua dieta.

Anche altri pipistrelli si erano riuniti sullo stesso albero.

“Che sta succedendo secondo voi?” chiese uno.

“Non lo so proprio” rispose un altro.

“Certo che non è corretto da parte degli umani disturbare il nostro sonno in questo modo” si lamentò un terzo.

“Perché, tu credi ancora che gli umani siano esseri cui importa di noi? Ci sfruttano, ci cacciano, ci odiano perché non siamo belli come i gatti e i cani e, se capita, ci torturano strappandoci le ali. È vero o no?”

Tutti assentirono con un sospiro che la diceva lunga sulle loro opinioni.

Qualche ora dopo l’attività umana terminò e i nostri amici furono in grado di ritornare nella loro grotta.

Ormai era il crepuscolo, cioè l’ora in cui i pipistrelli escono per alimentarsi, ma quella sera tutti erano stanchi non avendo riposato che pochissimo tempo.

Pippi in particolare era preoccupato perché proprio quel giorno aveva deciso di parlare con Pippa che, tuttavia, non si vedeva da nessuna parte.

Il Nostro chiese a molti suoi compagni, ma nessuno di loro fu in grado di aiutarlo: Pippa pareva svanita nel nulla.

Angosciato si rivolse a Pippilungo, il più vecchio pipistrello della colonia (pensate che aveva ben 13 anni!), gli raccontò le sue preoccupazioni e lo pregò di aiutarlo.

“Io non posso fare molto. Ti suggerisco solo di rivolgerti al nostro investigatore, Hercule Pipistrellot, che è specializzato in casi di questo genere. Vedrai che lui saprà aiutarti.”

“Grazie, grazie mille, andrò subito” si ripromise Pippi volando veloce verso la casa dell’investigatore.