CAPILLARI
- Categoria: Salute
- Pubblicato: Martedì, 11 Giugno 2019 00:00
- Scritto da Maria Grazia Sereni
I capillari sono piccoli vasi sanguigni e rappresentano le ultime diramazioni di arterie e vene.
La dimensione dei capillari varia a seconda dell’organo in cui si trovano e può variare dai 5 agli 8 millesimi di millimetro (micrometri) dei capillari dei polmoni e dei muscoli fino ai 25 micrometri dei capillari del midollo osseo e delle ghiandole.
Nel corpo umano ci sono ben due miliardi di capillari. I capillari sono molto importanti per il nostro organismo perché non servono solo per trasportare il sangue, ma nei capillari avvengono gli scambi che permettono ai tessuti di ricevere ossigeno e nutrienti e di allontanare le sostanze di rifiuto.
Avere capillari fragili, che si rompono, è un problema diffuso soprattutto tra le donne.
Le cause della fragilità dei capillari sono tante e si possono suddividere tra benigne, patologiche, genetiche.
Tra le cause benigne possiamo individuare
- deficit nutrizionali (in particolare di vitamina C),
- temporanee alterazioni ormonali (gravidanza, fase premestruale)
- inattività fisica
- sovrappeso e obesità
- stress
- eccessiva esposizione al sole
Tra le cause patologiche
- malattie di Cusching
- sindrome di Ehlers-Danlos
- sindrome di Marfan
- uso di pillole anticoncezionali
Possono infine esserci anche predisposizioni genetiche-
I capillari rotti si chiamano scientificamente teleangectasie e sono più visibili quando si rompono sul viso, sul naso, sulle gambe ma possono rompersi in qualsiasi parte del corpo.
I capillari rotti si manifestano con la comparsa di macchie emorragiche puntiformi soprattutto sul viso e sulle gambe. Si possono formare petecchie, ecchimosi ed ematomi.
I capillari rotti sono dovuti alla fragilità capillare.
Le cause sono molteplici più o meno gravi:
- traumi e piccole lesioni che determinano la formazione della teleangectasia
- ritenzione idrica: i liquidi in eccesso accumulati nei capillari rompono le pareti e trasformano il capillare stesso in una piccola varice
- disturbi ormonali: nel sesso femminile questa variazione ormonale provoca la formazione di lesioni venose superficiali principalmente durante le mestruazioni e in donne che assumono la pillola
- sbalzi termici
I capillari rotti non possono essere eliminati senza un adeguato trattamento medico: però una buona prevenzione può ridurne la rottura e vi sono creme e trattamenti cosmetici che riducono evidentemente il problema.
In caso di capillari rotti evidenti si consiglia di comunicare con il proprio medico perché spesso la fragilità capillare è accompagnata da altre problematiche del sistema circolatorio.
Il termine couperose viene dal latino cupri rosa: si tratta di una lesione che interessa quasi sempre il viso e si manifesta con chiazze rossastre dovute alla dilatazione anomala dei capillari. La couperose si manifesta soprattutto nelle donne adulte.
La couperose è un inestetismo cutaneo che si riscontra a livello delle guance, tra gli zigomi e il naso e va trattato come un disturbo cosmetico ed estetico, non patologico. Soprattutto gli anziani sono colpiti da questo fenomeno
Capillari rotti nelle gambe e cosce
Si tratta di un problema prevalentemente femminile che, soprattutto nel periodo premestruale, può accentuarsi causando fastidi come bruciore e prurito. Ma anche gli uomini possono soffrirne.
I capillari nelle gambe si rompono a causa:
- di squilibri di tipo ormonale: si possono infatti manifestare durante la gravidanza perché la donna è particolarmente fragile e i vasi sono più deboli. Inoltre la crescita del feto finisce per determinare una maggior pressione a livello del bacino, rallentando la circolazione a livello delle gambe con conseguente ristagno del sangue nei capillari o nelle vene
- dell’uso della pillola anticoncezionale che può causare o accentuare il problema (anche se le pillole moderne hanno un dosaggio ormonale molto basso)
- di insufficienza venosa accompagnata dalla presenza di varici. In questo caso dalle gambe il sangue fa fatica a salire e derivano sensazione di gambe pesanti, gonfiore, pesantezza, formicolii. Possono seguire problemi come la cellulite e problemi di circolazione del sangue da far controllare da un medico.
- traumi e colpi che provocano la rottura dei capillari
- predisposizione genetica
Le teleangectasie si manifestano nelle gambe come ramificazioni blu-rossastre a volte anche in rilievo. Quasi sempre sono asintomatiche, altre volte si accompagnano a prurito ed edemi. Si consiglia ai primi sintomi di rivolgersi a un medico flebologo o angiologo che potrà effettuare un esame obiettivo e approfondire lo stato di salute dell’intero apparato circolatorio.
Alcuni consigli possono essere utili per migliorare la salute delle gambe e ridurre il formarsi di capillari rotti.
- tenersi in movimento aiuta a stimolare il flusso del sangue e a spingere il sangue verso l’alto.
non stare troppe ore seduti o nella stessa posizione - sotto la doccia alternare getti di acqua calda e fredda perché col caldo i vasi si dilatano e col freddo si restringono, stimolando così la circolazione
- nella vasca la temperatura non deve superare i 37-38 °C e si consiglia di strofinare le gambe con una spugna ruvida per stimolare la circolazione superficiale
- avere un’alimentazione leggera ed equilibrata perché il sovrappeso favorisce il gonfiore, il senso di pesantezza alle gambe e la formazione di vene varicose
- riposare con i piedi leggermente sollevati (bastano 5 cm)
Per prevenire i capillari rotti si possono seguire alcune buone abitudini:
- un’attività fisica costante: le attività consigliate sono passeggiare, andare in bicicletta e nuotare
- una dieta equilibrata ricca di vitamine, flavonoidi e fibre
- controllare il peso
- eseguire una sorta di ginnastica dei vasi sanguigni con frizioni, getti di acqua fredda e passeggiate in riva al mare
- mangiare frutti ricchi di vitamina C come arance, limoni, pompelmi e kiwi, che hanno un’azione antinfiammatoria
- assumere mirtillo, ribes e altri frutti di bosco, ricchi di flavonoidi, sostanze presenti nella buccia che agiscono attivamente sui vasi sanguigni, rafforzando la resistenza delle pareti.
Cosa evitare per non avere i capillari rotti
- evitare di fumare: il fumo ha un’azione molto negativa sulla salute dei vasi sanguini per via dell’alto contenuto di radicali liberi
- non indossare indumenti troppo aderenti che creano un ostacolo al normale deflusso del sangue
- evitati bagni e docce con acqua molto calda, saune
- limitare l’esposizione continua e ravvicinata a termosifoni, stufe, camini
- evitare un’esposizione prolungata al sole
- bisogna evitare di rimanere per troppo tempo in piedi o seduti
- vanno evitati i cibi salati, perché il sodio in eccesso provoca ritenzione idrica che può aumentare la pressione nei vasi sanguigni
- evitare le cerette a caldo
- non indossare tacchi alti e indumenti troppo aderenti
Tra i rimedi naturali per contrastare il fenomeno dei capillari rotti, grande importanza ha l’assunzione di prodotti dietetici che aiutano la circolazione e la salute dei vasi capillari.
Tra i più efficaci alimenti ci sono
- frutti di bosco
- ciliege
- prugne viola
- succo d’uva
- succo di agrumi
- tè verde
Queste piante possono essere assunte sotto forma di tisane o tinture madri.
Per curare con la fitoterapia la fragilità dei capillari si consigliano gli estratti al polline, vite rossa o altri elementi ricchi di flavonoidi come la centella asiatica, il mirtillo nero, il propoli, il ginkgo biloba e la betulla.
I flavonidi sono infatti dotati di azione capillaro-protettrice.
Contro il fenomeno della rottura dei capillari si consiglia di assumere delle compresse a base di
- diosmina
- estratti di meliloto
- vite rossa
- edera
- mirtillo
- rusco
- ippocastano
- centella asiatica
Queste essenze si trovano anche sotto forma di creme o gel da utilizzare per una azione rinfrescante e per riattivare la circolazione (soprattutto a carico delle gambe).
Per risolvere i problemi più gravi legati alla fragilità dei capillari e delle teleangectasie si consiglia di rivolgersi ad uno studio specialistico per provvedere a
- trattamenti laser
- trattamenti all’ozono
- scleroterapia
- trattamenti farmacologici
Il trattamento laser avviene utilizzando appunto una luce laser che blocca l’uscita del sangue dai capillari e restringe i vasi sanguigni.
Prima del trattamento in genere la parte viene raffreddata così da evitare un surriscaldamento della zona causato dal laser. Non viene però effettuata l’anestesia perché il dolore è minimo e il trattamento va fatto in ambulatorio. Non causa problemi al paziente che potrà tranquillamente muoversi anche dopo l’intervento.
Si possono però presentare:
- piccoli lividi
- arrossamento
- gonfiore
- prurito
Si consiglia di applicare una crema idratante o cicatrizzante sulla parte interessata.
Per risolvere il problema si può intervenire con l’ozono terapia. A cosa serve? Manda ossigeno nel sangue e provoca lo sblocco del capillare con una ripresa del flusso sanguigno. Il trattamento è indolore e non lascia alcun segno come lividi o cicatrici. Risulta essere efficace su qualsiasi capillare di qualsiasi dimensione.
La sclero terapia e un trattamento utilizzato per risolvere le problematiche dei capillari fragili: si tratta di iniettare una soluzione liquida all’interno dei capillari attraverso l’utilizzo di piccoli aghi. Il processo infiammatorio che ne segue porta alla occlusione dei vasi capillari.
La sclero terapia non richiede anestesia e viene effettuata in regime ambulatoriale: sono necessarie più sedute, in genere una ogni mese affinchè il corpo reagisca allo stato infiammatorio che si provoca.
Le teleangectasie si possono curare anche con medicinali appositamente studiati. Tra questi
- Oxerutina, e Venoruton farmaci per via orale
- Antistax crema a base di favonoidi
- pomate che contengono vitamina K, vitamina Ced E
- creme che contengano escina, un protettore dei capillari
Si consiglia di tenere le creme in frigorifero così da applicarle fredde.
Anche i capillari degli occhi si possono rompere dando quell’effetto di occhio rosso che di certo avremo già visto. Il versamento di sangue sottocongiuntivale è quasi sempre determinato da motivi non preoccupanti mentre la rottura dei capillari a livello del corpo vitreo e della retina deve sempre essere valutata dal medico.
Può infatti essere sintomo di
- ipertensione arteriosa,
- degenerazione maculare,
- diabete.
La rottura dei capillari dell’occhio si risolve spontaneamente nel giro di un paio di settimane. Se il problema non si risolve dopo questo periodo allora si consiglia di rivolgersi a un medico per accertarne le cause.
ScriBio