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ALTERNATIVE ALLA VIVISEZIONE

  • Categoria: Animali
  • Pubblicato: Mercoledì, 21 Gennaio 2015 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

alternative alla vivisezione

Il governo tedesco nel 2014 ha stanziato cinquanta milioni di euro per sviluppare un modello artificiale di fegato. Il motivo è da ricercare nelle numerose patologie epatiche che hanno fatto lievitare molto le spese sanitarie nel Paese.

Una scelta corretta per gli animali, che saranno risparmiati dai vivisettori, per i cittadini e per le finanze dello Stato.

Sì, perché la vivisezione è molto più dispendiosa (e meno scientifica) di metodi basati su:

colture di cellule e tessuti umani che permettono di studiare specifiche parti del corpo umano;

studi su microorganismi che servono a provare il danno genetico causato da sostanze chimiche o radiazioni;

modelli matematici computerizzati ad esempio per lo studio delle allergie;

tecniche non invasive per immagini che servono per la ricerca diretta sul cervello umano, tramite, ad esempio, la TAC, la PET ecc.

sistemi artificiali che simulano una parte del corpo umano;

modelli, manichini e simulatori meccanici per animali e umani;

film e video;

simulazioni computerizzate;

pratica clinica;

ricerca clinica (osservazione clinica sull’uomo di un fenomeno particolare);

epidemiologia che studia la frequenza e la distribuzione delle patologie nella popolazione;

statistica che si occupa del trattamento dei dati numerici derivanti da un gruppo di individui;

strumenti di analisi non invasivi;

autopsie e biopsie.