Psiche nella mitologia greca era una fanciulla di straordinaria bellezza che suscitò in Afrodite una profonda gelosia. Per eliminare la sua rivale, la dea convocò Eros ordinandogli di fare innamorare Psiche di un uomo spregevole.

Tuttavia, quando Eros vide la fanciulla, se ne innamorò perdutamente, la rapì e, con l’aiuto di Zefiro, la condusse in un luogo incantato dove la sposò.

Tutte le notti Eros si recava a trovare la moglie e restava con lei fino all’alba, ma le aveva imposto una condizione: doveva ignorare l’identità del suo sposo.

Tuttavia, la curiosità ebbe il sopravvento e una notte, mentre Eros dormiva, Psiche accese una candela per guardarlo. Quando una goccia di cera cadde sul corpo del dormiente, Egli si svegliò e, vistosi scoperto, se ne andò per non fare più ritorno.

A quel punto il luogo incantato perse il suo incanto e divenne arido e brullo.

Impietosito dai lamenti di Psiche, il re degli dei, Zeus, decise di renderla immortale.

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