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L'ALIMENTAZIONE CARNEA E' INQUINANTE?

  • Categoria: Veganesimo
  • Pubblicato: Venerdì, 27 Settembre 2013 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

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Negli allevamenti intensivi periodiche epidemie producono milioni e milioni di animali – bovini, ovini, caprini, suini, polli, tacchini, conigli – cadaveri non commestibili che vengono:

bruciati sul posto (i roghi richiedono notevoli quantità di combustibile ed emettono fumi pericolosi contenenti anche diossina);

interrati (in questo caso possono danneggiare gravemente le falde acquifere e contribuire all’inquinamento da antibiotici);

gettati (a volte vivi) in discarica (causando gli stessi problemi dell’interramento).

Molto più serio è l’impatto ambientale degli scarti della macellazione. Dalle catene di smontaggio gli animali entrati vivi escono ridotti in:

Carne (non tutta è commestibile);

 

Pellame (che alimenta un’industria inquinante: la concia);

Sangue (che viene essiccato e, in parte, usato come concime);

Grassi (che, in parte, diventano saponi);

Varie, tipo zoccoli, testa, visceri, ghiandole, cartilagini, ecc. (che vengono essiccati e ridotti in farine di carne utilizzate fino a poco tempo fa come mangimi di animali anche vegetariani!).

La produzione di cibi animali provoca la produzione di deiezioni inquinanti concentrate in zone ristrette e di scarti provenienti dai macelli.

La produzione di cibi vegetali implica la produzione di sottoprodotti in genere non inquinanti e facilmente riciclabili per usi di compostaggio.

(dal libro "Addio alle carni" pubblicato da LAV)