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DENTIFRICI: CHE COSA EVITARE

  • Categoria: Veganesimo
  • Pubblicato: Lunedì, 13 Gennaio 2014 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

dentifricio

Nei dentifrici commerciali si trovano sostanze di ogni genere, dagli addensanti, umettanti e strutturanti ai conservanti, coloranti e così via. Come districarsi?

Di seguito alcuni elementi che possono servire per fare scelte oculate su quello che introduciamo in bocca.

Schiuma attenzione ai dentifrici che fanno molta schiuma perché contengono tensioattivi molto aggressivi come il Sodium lauryl sulfate.

Polietilenglicoli indicati in etichetta con la sigla PEG seguita da un numero. Servono a dare consistenza al dentifricio, ma sono di derivazione petrolifera e potrebbero contenere residui di

diossano, un sottoprodotto dell’ossido di etilene, riconosciuto agente cancerogeno.

Triclosan brevettato nel 1964 e registrato come pesticida nel 1969, è un battericida ampiamente usato anche in vestiti, giocattoli, detergenti, saponi e in alcuni cosmetici. Nei dentifrici trova largo impiego per le sue riconosciute proprietà antiplacca, per l’azione di prevenzione contro le gengiviti e, non ultimo, per la gradevolezza del suo sapore. Secondo i risultati di un recente studio (Pnas 2012) il Triclosan mette a rischio il buon funzionamento di cuore e muscoli e si sospetta che il suo uso massiccio possa dare origine a ceppi di batteri resistenti agli antibiotici più comuni. La sua composizione chimica è simile a quella della cancerogena diossina.

Per evitare di consegnarsi a questi eccessi, menzioniamo alcune possibili alternative all’uso dei dentifrici in commercio.

Bicarbonato lavarsi i denti una volta la settimana con semplice bicarbonato, contribuisce a mantenerli bianchi e in salute. Non è troppo abrasivo perché si miscela istantaneamente a contatto con l’acqua e la saliva, creando una pasta sufficientemente morbida. Essendo un po' basico, inoltre, inibisce la formazione della placca batterica, notoriamente acida.

Argilla utilizzarla pura comporta delle difficoltà, infatti, si può usare per la pulizia dei denti solo se macinata finissima. Tuttavia, opportunamente miscelata in un dentifricio, rimuove la placca con grande efficacia.

Salvia le foglie fresche di questa pianta, massaggiate direttamente sui denti, uniscono proprietà leggermente abrasive all’azione rinfrescante e deodorante dell’olio essenziale contenuto, che svolge anche un’azione antisettica. Grazie ai tannini, la salvia risulta anche un rimedio efficace contro le gengiviti.

(articolo tratto da “TERRANUOVA” di novembre 2013)