Login Form

OMOTOSSICOLOGIA

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Giovedì, 08 Giugno 2017 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

L’omotossicologia è una corrente dell’omeopatia e rappresenta un contatto tra quest’ultima e la medicina allopatica. Leggiamo con interesse il seguente articolo per saperne di più.

 

omotossicologia

L’omotossicologia è una scuola terapeutica che vede nella presenza di alcune sostanze nocive all’Uomo, le cosiddette omotossine, la causa di tutte le malattie.

Alla base dell’omotossicologia, c’è la convinzione che le malattie siano determinate da fattori di provenienza esogena, (come virus, inquinamento ambientale, pesticidi), ed endogena. Per questa disciplina, l’organismo è rappresentato da un flusso in equilibrio dinamico. Se l’omotossina non è particolarmente virulenta, niente può distruggere la sua condizione di equilibrio.

Se invece le difese si abbassano o l’omotossina è aggressiva, si determina un’alterazione, che l’organismo cerca di contrastare innescando un meccanismo difensivo, ovvero una malattia o stato infiammatorio.

Per aiutare il corpo a disintossicarsi e riparare i danni causati dalle tossine, è necessario affidarsi ai farmaci omotossicologici, sostanze chimiche in diluizione omeopatica.

Questi, intervenendo nelle reazioni enzimatiche e sul sistema immunitario, stimolano le difese immunitarie del nostro organismo.

Anche se l’omotossicologia è una corrente dell’omeopatia, questa si differenzia dalla prima poiché rifiuta ogni forma di integralismo terapeutico. L’omeopatia antiomotossica cerca di essere un punto di contatto tra le basi teoriche dell’omeopatia e il rigore clinico della medicina convenzionale.

Difatti ha ampliato i rimedi a disposizione della farmacologia omeopatica, offrendo una base scientifica e sperimentale a una medicina alternativa.

Oltre dunque ai rimedi di derivazione animale, minerale, vegetale, Hans-Heinrich Reckeweg, fondatore dell’omeopatia antiomotossica, ha aggiunto i catalizzatori intermedi, i nosodi, gli organoterapici Suis e gli allopatici omeopatizzati.

I primi ad esempio, agiscono sul ciclo di Krebs, ovvero un processo metabolico che trasforma i nutrienti in energia. Lavorano inviando un impulso alle reazioni enzimatiche, pertanto vengono utilizzati nel trattamento delle patologie cronico-degenerative.

Alcuni farmaci omotossicologici agiscono sul Ciclo di Krebs, un processo metabolico importante per il nostro organismo. Stimolando gli enzimi, hanno dunque l’effetto di rivitalizzare il corpo.

L’omeopatia antiomotossica può trattare efficacemente i piccoli disturbi di tutti i giorni. Come herpes, dolori mestruali, cellulite e acidità di stomaco. Ma anche quelli più importanti, poiché agisce sulle cause, eliminandole. Si va da disturbi del sistema circolatorio a quelli dell’apparato digestivo, respiratorio ed immunitario.

 

L’omotossicologia si propone di riequilibrare l’organismo, per questo è in grado di agire anche su mal di schiena, influenza, mal di testa e mal di gola.

I farmaci omotossicologici sono in grado di combattere i sintomi dell’influenza. Ma anche di dare sollievo a chi soffre di mal di schiena, mal di testa, acidità di stomaco e dismenorrea

Uno dei farmaci più utilizzati in ambito omotossicologico è il Galium-Heel, che promuove la depurazione profonda dell’organismo. Un altro è l’Engystol, per le allergie e l’influenza. I suoi principi attivi, con azione funzionale ed organica, rivitalizzano il corpo e rinforzano, naturalmente, le sue difese.

I rimedi omotossicologici, al pari di quelli omeopatici, sono dinamizzati. Vengono generalmente assunti per bocca in forma di gocce, globuli o compresse.

In generale non vi sono controindicazioni, anche i bambini possono assumerli. Ma è importante rispettare sempre le posologie ed effettuare precedentemente un colloquio con un medico omotossicologico.

Inizialmente, si potrebbe avere la sensazione di un peggioramento dei sintomi. L’omotossicologia agisce infatti nel tempo, con pazienza. Per questo motivo, è importante rispettare sempre le dosi consigliate. Dopo la fase di cosiddetto ‘aggravamento omeopatico’, che solitamente ha breve durata, si entra in quella di imminente miglioramento.