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IPERTENSIONE ARTERIOSA

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Domenica, 05 Maggio 2019 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

ipertensione

Si definisce ipertensione arteriosa la pressione minima (diastolica) che supera costantemente il valore di 90 mm Hg e la massima (sistolica), sempre costantemente, quello di 140 mm Hg.

Durante il giorno la pressione può subire variazioni dovute all’attività fisica, allo stato emotivo e all’ora del giorno, quindi è importante definire l’ipertensione uno stato costante di superamento dei valori base sopra menzionati.

Almeno il 30 per cento della popolazione mondiale è afflitta da ipertensione (in Italia 15-20 milioni di persone di cui il 31 per cento donne e il 33 per cento uomini).

Le cause dell’ipertensione sono riconducibili per un 5 per cento a condizioni cliniche come particolari patologie renali, disturbi ormonali, aterosclerosi, uso di sostanze ad azione ipertensiva (farmaci, alcol, liquirizia). Il restante 95 per cento è riconducibile a una somma di fattori di rischio quali l’età, il fumo, l’obesità, la sedentarietà, l’ipercolesterolemia, il diabete, lo stress, la familiarità ecc.

Una delle più temibili conseguenze dell’ipertensione è l’ictus che rappresenta la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Seguono l’infarto e le patologie renali.

L’ipertensione è quindi una patologia da non prendere alla leggera. Infatti, se si riscontrano valori continui eccedenti i massimi stabiliti, meglio rivolgersi subito al medico.