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ENDOMETRIOSI E SOIA

  • Categoria: Salute
  • Pubblicato: Giovedì, 24 Settembre 2020 00:00
  • Scritto da Maria Grazia Sereni

 

endometriosi

È diffusa la credenza che le donne che soffrono di endometriosi debbano evitare i prodotti a base di soia, che peggiorerebbero la malattia o che addirittura sarebbero fattori di rischio per il suo sviluppo.

In realtà non esistono studi né testimonianze cliniche a supporto di questa tesi. Esistono invece studi e testimonianze cliniche che dimostrano come la soia non sia affatto pericolosa per l'endometriosi e come una dieta vegetale potrebbe risultare vantaggiosa per far regredire questa malattia.

In condizioni normali, le cellule endometriali formano il rivestimento interno dell'utero, l'endometrio. Quando queste cellule invece si localizzano anche all'esterno dell’utero, nell'addome, si parla di endometriosi, patologia che naturalmente può colpire solo le donne.

Le cellule esterne all’utero si comportano però come quelle dell’utero e sanguinano mensilmente a causa del ciclo mestruale. Sanguinano nell'addome, non nell'utero, e questo è causa di dolori acuti. Ad oggi, l'unica terapia risolutiva è quella chirurgica, mentre si può ottenere un miglioramento con la terapia ormonale a base di progesterone.

A essere messi sotto accusa sono spesso i fitoestrogeni, che non sono presenti solo nella soia, ma anche in tanti vegetali. I fitoestrogeni dei cibi vegetali, però, non agiscono sull’utero come gli estrogeni veri, perché hanno un effetto molto più debole e svolgono anzi su quest’organo un'attività anti-estrogenica, cioè contrastano gli effetti degli estrogeni veri e propri.

Non esistono studi che dimostrino che consumo di soia influenzi negativamente l’endometriosi, mentre due studi ci rassicurano sugli effetti dei fitoestrogeni:

  • il primo conclude che non c’è evidenza che i livelli urinari di fitoestrogeni siano associati con un rischio aumentato di endometriosi [1];
  • il secondo ha concluso che gli isoflavoni dietetici (fitoestrogeni della soia) hanno ridotto il rischio di endometriosi in una ricerca su donne giapponesi [2].

In generale, un fattore che aumenta il rischio di ammalarsi di una data malattia, ne peggiora anche il decorso; viceversa, un fattore che riduce il rischio di ammalarsi non ne peggiora il decorso, può solo migliorarlo o essere ininfluente.

Siccome l’endometriosi è una malattia estrogeno-dipendente, come alcuni tumori (alla mammella, all'endometrio), e ci sono studi che dimostrano che il consumo di soia ha un effetto protettivo su questo tipo di tumori, l'ipotesi è che lo stesso accada con l'endometriosi (rimane comunque un'ipotesi da dimostrare). L'azione protettiva è dovuta proprio ai fitoestrogeni, che contrastano gli effetti degli estrogeni naturali della donna prodotti dall’ovaio.

Dieta plant-based contro dieta onnivora

Testimonianze raccolte durante la loro attività clinica da alcuni dei più noti ricercatori nel campo dell’alimentazione plant-based, riportano che l’endometriosi può addirittura regredire con una dieta a base vegetale (con o senza soia).

Viceversa, carne, latticini e uova contengono molti ormoni (tra cui estrogeni), che, al contrario dei fitoestrogeni, hanno effetti dannosi. Non stiamo parlando di ormoni iniettati appositamente negli animali in modo più o meno legale, ma degli ormoni che gli animali producono in maniera naturale, in special modo le mucche e le galline.

Tra gli ormoni che si assumono dal cibo, i tre quarti provengono dai latticini, specie da formaggio, panna e burro, alimenti in cui si trovano in forma molto più concentrata che nel latte (da 5 a 10 volte tanto). Non c'è da stupirsi, perché le mucche da latte sono costantemente gravide e in gravidanza producono ormoni che si concentrano nei grassi del latte, quelli che poi vengono utilizzati per questi prodotti.

La restante quantità di ormoni proviene per metà dalle uova - il che non è strano, in quanto sono prodotte nell'ovaio della gallina - e per l'altra metà dai vari tipi di carne e pesce. [3, 4]

Perciò, il primo passo da fare per combattere l'endometriosi è certamente quello di eliminare tutti gli alimenti di origine animale. Introdurre o meno la soia, è invece una scelta personale: sicuramente non peggiora il problema, e potrebbe migliorarlo.

Non si deve infatti pensare che chi segue una dieta plant-based sia "obbligato" a consumare prodotti a base di soia, pena "carenze" o altri problemi, né che non mangi altro che soia, bistecche di soia e simili.

La soia è un legume e, in quanto tale, va consumata a rotazione con tutti gli altri legumi; una dieta 100% vegetale standard è basata su cereali, legumi, verdura, frutta e frutta secca, che comunque dovrebbero essere la base di ogni tipo di dieta.

Questi alimenti sono protettivi non solo per l'endometriosi, ma per molte altre patologie e disturbi: per questa ragione, quella plant-based è una dieta ottimale, cioè una dieta che promuove la salute.

dr.ssa Luciana Baroni, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista

References

[1] Mumford SL, Weck J, Kannan K, Buck Louis GM Urinary Phytoestrogen Concentrations Are Not Associated with Incident Endometriosis in Premenopausal Women. J Nutr. 2017 Feb;147(2):227-234. doi: 10.3945/jn.116.238840. Epub 2016 Dec 28.

[2] Tsuchiya M, Miura T, Hanaoka T, Iwasaki M, Sasaki H, Tanaka T, Nakao H, Katoh T, Ikenoue T, Kabuto M, Tsugane S. Effect of soy isoflavones on endometriosis: interaction with estrogen receptor 2 gene polymorphism. Epidemiology. 2007 May;18(3):402-8. doi: 10.1097/01.ede.0000257571.01358.f9. PMID: 17474167

[3] Malekinejad H, Rezabakhsh A. Hormones in Dairy Foods and Their Impact on Public Health - A Narrative Review Article. Iran J Public Health. 2015;44(6):742-58.

[4] Hartmann S, Lacorn M, Steinhart H. Natural occurrence of steroid hormones in food. Food Chem. 1998;62(1):7-20.